Spettacolare, trascinante, entusiasmante.
Come sempre questa orchestra di organetti e percussioni unica al mondo ci coinvolge in saltarelli e tarantelle più che affascinanti. Se su di loro avesse fatto un film Wenders, o se Kusturica li avesse utilizzati in una colonna sonora di un suo lavoro ora saremmo tutti entusiasti e orgogliosi del lavoro paziente e appassionato di Sparagna che si ostina a scrivere partiture per questo “ensemble” anomalo affondando le sue radici nella tradizione del centro e sud Italia, ma aggiungendo il suo personalissimo “tocco”. Se non fossimo il paese provinciale che siamo questi musicisti sarebbero famosi almeno quanto tante altre star dell’universo della cosiddetta “world music”. Nella seconda parte di questo concerto gran parte del pubblico ha lasciato le sedie e si è messo a ballare sotto il palco, gente di ogni età, e questa, alla fine, è l’unica cosa davvero importante.
Se capitano dalle vostre parti non perdeteli.