Dopo il folgorante e bellissimo esordio intitolato “Simple things“, di un paio d’anni fa, torna questo duo tanto apprezzato dalla critica (e stra-utilizzato da coloro che scelgono le musiche per gli spot pubblicitari…).
Sempre meno cloni degli Air e sempre più riconoscibili nel loro proprio stile, ci regalano un CD ancora all’insegna di atmosfere morbide, suoni analogici, campionamenti fruscianti, voci sensuali, ritmi lenti e tutto quell’armamentario tipico di certa elettronica moderna che punta più sulle atmosfere e le sonorità che sui ritmi forsennati.
Rispetto al primo lavoro l’impressione è che manchino i singoli, quei 2 o 3 brani splendidi capaci di trascinare il disco in vetta alle classifiche (anche se brani come “Somersault“, dagli archi ariosi sommati all’onnipresente e nostalgico piano Fender, “Speed dial n.2“, dai sorprendenti echi stereolabiani, o la dolcissima “In time“, sono riusciti più che bene), ma è bene specificare che il livello medio è altissimo. Un disco molto gradevole che si ascolta rilassatamente, magari dopo pasto sorseggiando una buona grappa, e che incanta proprio per il suo mood costante e assolutamente piacevole.
Un disco che non fa gridare al miracolo ma che non mi stanco di ascoltare e riascoltare.
un blog molto interessante, ripasserò ciao!
Se vanno bene anche con delle ottime tisane, mi prenoto per l’ultimo venerdì di febbraio 🙂
Vincenzo