Quello che le case discografiche non fanno
Questa raccolta da poco uscita è il terzo capitolo (ehm… come si può notare quando si tratta di numerare dei dischi i fan imparano subito i trucchi del mestiere…) dedicato al recupero di “tagli, ritagli e frattaglie” di varia origine, più o meno dimenticati dalla discografia ufficiale di Franco Battiato.
Il primo capitolo, “Come un incantesimo“, raccoglieva una lunghissima teoria di duetti fatti da Battiato in un periodo che va dal lontano 1984 fino al 2004. Molti i brani con artisti che siamo abituati a immaginare vicini a Battiato (Alice, Giuni Russo, Milva…), ma in questa raccolta si potevano anche trovare duetti abbastanza conosciuti (Pippo Pollina, Branduardi, Bluvertigo, Vincenzo Spampinato) insieme a collaborazioni passate piuttosto inosservate (Ricky Gianco, Toni Esposito, Roberto Cacciapaglia, Luca Madonia, Gianni Maroccolo) e ad altre pressochè sconosciute (Stragà, Mercedes Sosa, Govinda). Insomma un disco dalle atmosfere variabili ma globalmente molto piacevole all’ascolto e dove si fanno apprezzare sia gli artisti che si battiatizzano sia quelli che cercano di sbattiatizzare lo stesso Battiato.
Il secondo capitolo, gemello del primo, intitolato “L’alba dentro l’imbrunire” cercava invece di unire tutte quelle produzioni di Battiato che, per varie ragioni, sono di difficile reperibilità: ed ecco quindi dare spazio e visibilità a inediti di varia natura, cd-singoli, 45 giri mai ristampati, collaborazioni con artisti extra-musicali (Ghezzi, Broccoli)… il tutto a coprire il periodo 1978-2003.
Finalmente è arrivato anche il nuovo capitolo che prende esempio da entrambi i suoi predecessori e cerca di riunire tutto ciò che Battiato ha fatto a latere dei suoi dischi ufficiali negli ultimi 6 anni.
Con dentro cose più ovvie (i duetti con Ivan Segreto e Luca Madonia), cose un po’ più difficili da ascoltare (i duetti con i Folkabbestia! e quello con Moltheni, alcune musiche scritte per i suoi ultimi 2 film) e qualche chicca come le sue collaborazioni dal vivo con l’Orchestra Popolare La notte della taranta o il mongolo Morin Khuur ensemble.
E’ evidente che questi dischi poco aggiungono alla discografia ufficiale e si rivolgono ad un pubblico specializzato. Ma è anche evidente che, nel blocco mentale che attanaglia oggi le case discografiche (tutte chiuse tra strategie giurisprudenziali da un lato e riproposizione di tecniche di marketing arcaiche dall’altro), il cui encefalogramma è desolantemente piatto, queste potrebbero essere idee per dare una smossa al mercato.
Il suggerimento per loro (è tutto gratis ! accorrete, accorrete !) è semplice:
invece di continuare a fare compilation su compilation tutte uguali (salvo che nella confezione) provate a puntare su qualcosa di nuovo sapendo scavare nei vostri archivi e tra i vostri tesori, sforzatevi di conoscere (in senso artistico, non nel banale senso di fare l’inventario…) e ben interpretare il materiale (la musica) che costituisce l’unica vera ricchezza dell’azienda.
Se qualcuna delle grandi sorelle della musica (la EMI, la Universal…) dovesse seguire questo mio consiglio sarei lieto di poter leggere nel libretto un ringraziamento al “sor AbulQasim”.
Nonostante tutte le critiche che gli faccio, sono sempre speranzoso di un loro ritorno dall’oscuro universo del mercato globale e delle logiche aziendaliste a quello della produzione musicale (semi) artigianale che è l’unico universo nel quale la musica può sopravvivere senza rinnegare se stessa.
La speranza è sempre l’ultima a morire..ed è bello vivere di sogni…
ma dove posso reperire il secondo e terzo capitolo?
complimenti per il blog sempre aggiornato ad attuale
Nevis
Mi correggo:,,,dove posso reperire il secondo capitolo ovvero “l’alba 1”?
Caro Nevis,
grazie per i complimenti al blog e il coraggio di definirlo “aggiornato e puntuale” (???),
questi sono dischi immaginari e come tali si possono trovare solo nelle mie (e nelle vostre) fantasie. Scrivimi in privato per eventuali esigenze.
Stefano
Mi associo ai complimenti, oggi ho riletto vari post.
( non sono superficiale in questo) e trovo tanta ottima critica.
troppa grazia :-))))
…ma
in cosa invece saresti superficiale ?
😉
grazie ancora
S.
tutto molto interessante… ma dove posso reperire queste chicche???
chi cerca (spesso) trova…
S.
hai qualche suggerimento da darmi?
ti ho scritto in privato ma non mi è giunta risposta 😦
la mia mail è weer70@tiscali.it
grazie in anticipo
Anche io ho sempre immaginato questo tipo di raccolte, ma purtroppo vederle sul mercato è qualcosa di impossibile… specie per le differenti etichette discografiche che ne tutelano i diritti. Ale
Salve, sono in cerca degli album ” Come un incantesimo” e “L’alba dentro l’imbrunire 1”. Non riesco a trovarli da nessuna parte per poterli comprare. Qualcuno può aiutarmi a reperirli? Grazie
ciao Marco,
come avrai notato questo post è taggato (etichettato) come “dischi immaginari”,
pertanto ciò di cui parlo è frutto solo della mia fantasia
S.