Ormai è tradizione. Il primo concerto dell’anno è con L’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna nella sua versione invernale (via il mandolino, dentro le zampogne). Serata sempre all’altezza (allietata dall’arrivo di Lorenzo, benvenuto tra noi ! 🙂 e dalla notizia di un nuovo cd a nome della OPI) con Maria Pia De Vito a fare da special guest vocale e la sala Sinopoli pienissima ad allargarci il cuore.
Questa volta mi piace soffermarmi rapidamente su alcuni dei tanti componenti (altri più stabili, altri stagionali) dell’OPI, i cui membri sono in ogni caso TUTTI di altissimo spessore musicale.
Da Clara Graziano (organetto di assoluta sensibilità e agilità), alle voci irruente e veracemente popolari di Eleonora Bordonaro e Gianni Aversano, a due polistrumentisti che fanno a gara a (ben) suonare gli strumenti più strani (Erasmo Treglia e Raffaello Simeoni) quali il violino a tromba (non-so-come-definirlo-meglio), la ghironda, ciaramelle et similia di tutte le foggie, il salterio (o forse era un dulcimer a martello ?), conchiglie, ocarine e quant’altro. E poi lo splendido sorriso e la fluente chioma di Valentina Ferraiuolo,puntualissima e infaticabile alle tammorre e alle percussioni, Orlando Mascìa e il suo gruppo di impressionanti suonatori di launeddas, fino alla chitarra perfetta di Cristiano Califano sempre umilissimo al servizio dell’Orchestra. Infine due parole speciali per la new-entry Federica Santoro alla intrigantissima lira (strumento ponte con il medio-oriente, quanto ne abbiamo bisogno di questi suoni…) e Alessia Tondo con la sua voce che continua a emozionarmi in maniera profondissima e unica.
Citando Sparagna (ieri sera, ma oggi si replica alle 18) “E’ questa l’Italia che ci piace, l’Italia delle zampogne“.
L’Italia che resiste.
evviva il gemellino zampognaro!
Davvero una bella serata!
E poi… "è nato" "è nato" cantavano sul palco e cantava il nostro cuore pensando a Lorenzo…
Divertentissimo il siparietto di Sparagna- Treglia sulla maniera d’ingraziarsi San Silvestro per avere un Annoi Nuovo pieno di fortuna…
Ottimi i muiscisti, concordo. Unico (piccolo) neo … la voce di Anversano: troppo e inutilmente gridata, per i miei gusti.
Grazie!
Gi
Cara Gi,
tu scrivi "troppo e inutilmente gridata", io invece parlo di voci "irruente e veracemente popolari", secondo me diciamo la stessa cosa, la differenza è nello stile (il mio si potrebbe definire moroteo-adulatore, il tuo pane-al-pane-e-vino-al-vino)
baci
S.
Pensa che caso direbberole persone senza fantasia. Speriamo che Lorenzo impari presto a leggere e ad ascoltare transitando da queste parti 🙂
allora non devo dire a Eleonora di passare da questi lidi…