Altro esempio di video estremamente curati anche se realizzati da gruppi lontani dal mainstream.
Loro si chiamano Il muro del canto e sono un gruppo post-Ardecore (del loro sorprendentemente seminale esordio vi parlai in questo post) che musicalmente tenta un singolare ponte tra la tradizione romana e musiche anglosassoni non tralasciando brani con lunghi talkin’ a metà tra Franco Califano e Remo Remotti.
Caratterizzati dal bel vocione di Daniele Coccia, l’uso del dialetto romanesco e un punto di vista sul mondo orgogliosamente sottoproletario e ferocemente anticlericale (come solo i romani sanno e possono essere), nel 2012 sono approdati al loro primo album di lunga durata “L’ammazzasette“.
A partire da questo disco hanno realizzato ben tre video, diretti da Carlo Roberti, di squisitissima fattura che compongono una trilogia in bianco e nero di ottima qualità.
Il primo video, “La spina“, utilizza il brano forse più bello dell’album (una canzone sull’amore che trasuda romanità da tutti i pori), per il secondo hanno invece puntato sulla drammatica “Cristo de legno“.
Ma il video più riuscito dei tre, a mio parere, è il terzo: “Chi mistica mastica“, e non solo per la presenza come ospite sotto i riflettori di Federico Guglielmi, quanto per l’essenzialità e la forza della storia narrata unita all’ottimo uso delle immagini.
p.s. Chi volesse vedere gli altri 2 video può cliccare qua per il primo o cliccare qua per il secondo.
[…] Assalti frontali e de Il muro del canto vi avevo parlato in passato (qui, qui, qui e anche qui), ma questo video, e questa canzone, sono per me particolarmente commoventi perché tutto quanto […]