SoundScapeS vol.17

Sono anni strani questi, anche per quanto riguarda i miei ascolti (e forse anche i vostri).

La pochezza del nostro presente musicale (o quella che appare A ME come pochezza),
l’incredibile, mostruosa, quantità di dischi prodotti mensilmente,
il fatto che, anche quando sono di buona qualità, sembrino emergere dal chiuso di una cameretta e mai far parte di una scena, di un’idea condivisa di musica, di un mondo, di una cultura,
il confronto col passato, oggi più che mai facile ed immediato, unito alla possibilità di venire a sapere di musiche un tempo difficili da scovare,
tutte queste cose, e forse molte altre, fanno sì che la mia periodica antologia rappresentativa dei miei ascolti negli ultimi due anni, si caratterizzi per materiali che quasi mai emergono dalla pietra fondativa del mondo della musica pubblicata (l’album), ma che provengano da piccoli reperti collaterali, minori, dimenticati e considerati dimenticabili.
Da qui il titolo della raccolta, “Effimeri“, proprio ad indicare non incisioni nei quali l’autore credeva, ma cose accantonate, pubblicate a latere et similia.

Ma, in concreto, di cosa stiamo parlando ?
Provo ad elencare:

  • due demo provenienti dagli anni ’70, che, pur bellissimi, furono inizialmente scartati dagli album in cui dovevano comparire e recuperati solo molti anni dopo
  • due remix, usciti su singoloni, che, se non sono più belli degli originali, sono sicuramente almeno al loro stesso livello e meritano una chance
  • tre live televisivi recuperati con qualche fatica e dall’audio non sempre adeguato, con arrangiamenti però molto molto sfiziosi e intriganti, MAI riproposti nei live ufficiali
  • alcuni brani provenienti da cassette o album legati al mondo dei Centri Sociali Autogestiti di inizio anni ’90, cose dimenticate da tutti eppure di una qualità e di una profondità degne di una riscoperta
  • il dimenticatissimo, a dir poco, lato B di un 45 giri degli anni ’60 pensato per i bambini, nel quale gli esecutori mostrano una fantasia negli arrangiamenti e nella scrittura musicali insieme a una abilità tecnica (un professionismo, oserei dire) che oggi, purtroppo, suona come una bestemmia
  • un brano eccellente, e recente, eppure pubblicato SOLO su YouTube (O tempora, o mores)
  • il recupero di un gioiellino tra i tanti che gli Hare Krishna hanno divulgato porta a porta in giro per l’Italia (ne abbiamo parlato spesso da queste parti)

A queste chicche si aggiungono un paio di brani cileni, che in Italia nessuno vi farà mai conoscere e poco altro (tra il quale anche un breve brano di musica classica, famoso e poco noto al tempo stesso).

In tutto 17 brani per i consueti 80 minuti di godimento (almeno per le mie orecchie).

p.s. come sapete queste mie antologie non sono più distribuibili, per varie ragioni, per cui considerate questo post un po’ delirante come una semplice testimonianza o, al massimo, un piccolo stimolo per indirizzare i vostri ascolti anche verso materiali, appunto, effimeri, ma non per questo da dimenticare

SoundScapeS vol.16

E in attesa di ritornare a scrivere qualcosa di serio, vi presento l’ennesima raccolta che certifica quelle canzoni o quei brani musicali che in questi ultimi 14 mesi mi hanno colpito, vuoi per la musica, vuoi per le parole, vuoi per un brivido, vuoi per una vertigine.

Questa volta l’antologia è concettualmente spaccata in due.
Da un lato un discreto numero di brani strumentali (o dove eventuali testi non hanno particolare rilevanza).
Si spazia da materiali quasi-progressive, al minimalismo, a qualcosa di microtonale, un inevitabile passaggio per qualcosa di classico (scoperta dell’ultimo viaggio berlinese), un pizzico di exotica e un gioiellino post-minimalista.

Dall’altra parte, forse figlie dei tempi, alcune canzoni che si pongono il problema della libertà, ma da punti di vista diversi, anche opposti.
Da lì il titolo della raccolta, necessariamente al plurale.

Solo 17 brani (diversi sono piuttosto lunghi) per i consueti 80 minuti di good vibrations (con un paio di dediche implicite).

Scava scava, si trova sempre in giro un sacco di bella musica.

SoundScapeS vol.15

Solo un annetto per arrivare a questa (lasciatemelo dire) strepitosa raccolta, come sempre indispensabile appendice del blog.

19 brani per i soliti 80 minuti (scarsi) di ottime canzoni (e non solo) raccolte sotto il titolo “Classics” da intendersi in almeno due modi.

Il primo è un modo elegante per sottolineare che, alla fine della fiera, anche questa antologia è la solita zuppa che vi propongo periodicamente, infatti dentro ci troviamo:

  • materiali della Battiato factory (in assenza del lider maximo che negli ultimi tempi è stato abbastanza latitante)
  • musiche dagli anni ’80 più oscuri (para-industrial e post-wave, in particolare)
  • uno spruzzo di Africa
  • qualcosina di molto vecchio
  • qualcosina di molto recente
  • qualcosa di sudamericano
  • qualcosina di molto romano
  • qualcosa di pop internazionale (dall’Inghilterra, dall’Islanda, dalla Germania)

Ovvero ESATTAMENTE quello che dovreste aspettarvi.

L’altro modo in cui si può intendere il titolo riguarda invece un fenomeno che lentamente ha preso piede in queste raccolte.
Negli ultimi tempi è diventato abbastanza frequente incontrare da queste parti materiale di musica classica. Non certo sinfonie o concerti, cose imponenti, ma magari piccole arie o, come in questo caso, meravigliose ninne nanne.

Questo quindicesimo volume vede addirittura due brani legati alla tradizione colta europea (entrambi mooooooolto datati) di cui mi sono innamorato, e la cosa che mi sorprende è come, inserita in questo contesto, la loro presenza suoni piuttosto naturale, come se davvero non ci sia poi una enorme distanza tra questi gioiellini classici e il meglio della musica pop-rock e dintorni degli ultimi cento anni.

A chi si chiede come mai non realizzo queste antologie utilizzando strumenti come Spotify segnalo che molti dei materiali che vi inserisco sono completamente (e colpevolmente) assenti da queste piattaforme.

Io questa raccolta ve la consiglio (tra l’altro in due brani c’è la magica voce di Tiziana Lo Conte), poi voi fate come volete 🙂


Chi fosse interessato non dovrà fare altro che contattarmi e darmi le coordinate per potergliela spedire tramite WeTransfer (per chi non lo sapesse, trattasi di una piattaforma che permette lo scambio di file fino a 2 gigabyte, è gratuita e non prevede alcuna iscrizione, in pratica io spedisco all’interessato un link, lui lo preme e tramite il suo browser, e seguendo una semplicissima ed essenziale procedura, scarica i file in poco tempo).

SoundScapeS vol.14

Circa un anno e mezzo per arrivare a comporre questa nuova antologia,
indispensabile appendice del blog.

17 brani per i soliti 80 minuti (scarsi) di ottime canzoni spesso distantissime le une dalle altre (e con un paio di interpreti inaspettati per chi segue queste pagine).

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Stavolta direi che il mio gusto personale abbia segnato ancor più del solito la scelta dei brani.
Non a caso l’ho intitolata “Ricordi lontanissimi“, proprio perché molti dei brani (ri)emergono dalle nebbie del mio passato, riesumate da una sorta di oblìo inconsapevole al quale le avevo destinate.

Cose vecchie, ma anche recenti, una spolverata di Battiato (e dintorni), alcuni brani in spagnolo, per una raccolta che non so quanto vi potrà piacere, ma ho l’impressione dica molto di me.

A buon intenditor…


Chi fosse interessato non dovrà fare altro che contattarmi e darmi le coordinate per potergliela spedire tramite WeTransfer (per chi non lo sapesse, trattasi di una piattaforma che permette lo scambio di file fino a 2 gigabyte, è gratuita e non prevede alcuna iscrizione, in pratica io spedisco all’interessato un link, lui lo preme e tramite il suo browser, e seguendo una semplicissima ed essenziale procedura, scarica i file in poco tempo).
Volendo si possono richiedere anche le antologie precedenti.

SoundScapeS vol.13

Poco più di un anno ed è già ora di una nuova antologia.
Evidentemente sto tornando ad essere di bocca buona.

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20 canzoni (scelte con gran gusto dal sottoscritto) per i soliti 80 minuti di eccellente musica, raccolte sotto il titolo pretestuoso “Incontri“, scelto in quanto molte delle canzoni presenti nascono dalla collaborazione, più o meno inattesa, di diversi artisti.

All’interno qualche recente prodotto della scena romana, qualche dinosauro proveniente dagli anni ’70, qualcosina dagli ’80, ma la ragione principale per avere questa raccolta (che è indispensabile compendio al blog) è ascoltare un arietta d’opera (meno di 3 minuti) per la quale ho letteralmente perso la testa.

Tu guarda gli effetti della vecchiaia.

Chi fosse interessato non dovrà fare altro che contattarmi e darmi le coordinate per potergliela spedire tramite WeTransfer (per chi non lo sapesse, trattasi di una piattaforma che permette lo scambio di file fino a 2 gigabyte, è gratuita e non prevede alcuna iscrizione, in pratica io spedisco all’interessato un link, lui lo preme e tramite il suo browser, e seguendo una semplicissima ed essenziale procedura, scarica i file in poco tempo).
Volendo si possono richiedere anche le antologie precedenti.

FRANCO BATTIATO, “L’eco di un cinema all’aperto 1”, 2013, Claritas records

Solo un consiglio.
L’ennesimo.
E pure gratis (come al solito).

Pochi sembrano sapere/ricordare che Battiato ha realizzato una cospicua serie di colonne sonore cinematografiche, in gran parte per film di Elisabetta Sgarbi, ma non solo, e anche diverse musiche per spettacoli teatrali. Tutti materiali ad oggi inediti.

Battiato è un nome commercialmente sicuro, non venderà più come una volta (nessuno vende più come una volta), ma garantisce buone vendite anche per prodotti non necessariamente facilissimi (lo zoccolo duro non perde mai un colpo), credo lo dimostrino anche le recenti vendite del “Telesio” che non dovrebbero essere state disastrose (pur essendo un disco non proprio di musica leggera, e senza passaggi televisivi per promuoverlo).

Raccogliere alcuni di questi materiali dovrebbe essere molto semplice e pochissimo costoso, e assemblare uno o più dischi contenenti queste musiche (lo ripeto, del tutto inedite) dovrebbe essere una scelta quasi scontata per chi gestisce i diritti sulle opere di un mostro sacro come Battiato. Basta poi non esagerare con la tiratura della prima edizione ed il gioco è fatto. Un’operazione che farebbe tutti contenti, da Battiato ai suoi ultra-fan passando per la casa discografica.
A titolo di esempio vi mostro questo primo molto ipotetico disco dedicato alle colonne sonore di 3 film di Elisabetta Sgarbi (ma prevede come bonus tracks anche alcuni estratti, sempre inediti, dalla colonna sonora di “Niente come sembra“, il terzo film di Battiato).

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Poi voi, case discografiche, se non avete voglia di lavorare con cognizione di causa e conoscenza della materia della quale vi occupate non vi lamentate se il fatturato scende sempre di più.

SoundScapeS vol.12

Pensavate che avessi smesso di produrre le mie periodiche antologie ? Invece rieccoci qui ad iniziare l’anno nuovo con la nuova raccolta/minestrone in appoggio ai miei scritti che torna dopo ben un anno e mezzo.

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Come solito sono quasi 80 minuti di (gran) belle canzoni (che poi non sarebbero tutte canzoni… ma l’importante è intendersi) sottotitolate “Bassa fedeltà” a causa della presenza di diversi brani che non si può dire suonino proprio benissimo.
Bootleg registrati benino, bootleg ufficiali registrati male, vecchi 45 giri dimenticati polverosi e gracchianti, live recuperati da trasmissioni televisive, brani pubblicati solo in mp3… insomma c’è dentro tanta musica arrivata a me tramite canali improbabili ma, attenzione, di assoluto valore e spesso superiore ai prodotti ufficiali. Perché a volte non è  tanto la pulizia formale quella che conta, quanto l’anima che c’è dentro certe note.

Chi fosse interessato non dovrà fare altro che contattarmi e darmi le coordinate per potergliela spedire tramite WeTransfer (per chi non lo sapesse, trattasi di una piattaforma che permette lo scambio di file fino a 2 gigabyte, è gratuita e non prevede alcuna iscrizione, in pratica io spedisco all’interessato un link, lui lo preme e tramite il suo browser, e seguendo una semplicissima ed essenziale procedura, scarica i file in poco tempo).
Volendo si possono richiedere anche le antologie precedenti.

50 (una autobiografia musicale involontaria)

Compiere cinquanta anni è un momento che, anche volendo, è difficile ignorare. Cambiano gli orizzonti, si abbandona definitivamente ogni appartenenza all’universo giovane, ci si approccia alla vecchiaia e alla (augurabile) pensione e, inevitabilmente, ci si trova a tracciare bilanci e a stilare analisi di ciò che si è fatto o non si è fatto.

Io ho voluto provare a fare un gioco: raccontare il mio percorso musicale in maniera non soggettiva ma oggettiva, realizzando quella che si potrebbe definire una autobiografia musicale involontaria.

Capita che in tutti questi anni si sia andati a tantissimi concerti, e capita pure che alcune di queste serate siano state immortalate su LP, CD o DVD ufficiali dagli artisti che siamo andati a vedere (no bootleg).

Ho provato a raccogliere tutte queste registrazioni alle quali ho partecipato (per quanto in maniera impercettibile), le ho messe in fila (un brano per concerto, anche se in alcuni casi ho approfittato dei medley) e credo che, effettivamente, siano un efficace (ed anche piuttosto completo) riassunto del mio percorso.

Singolare anche il fatto che tra queste registrazioni ci sia anche quella del mio primissimo concerto al quale andai giovanetto, eccitato come non mai, spendendo (credo) 5.000 lirette faticosamente messe da parte (erano anni di piccole paghette).

Tutto questo ha dato vita ad un doppio CD (diviso per secolo) che, chi volesse ascoltare, non deve far altro che chiedermi (gli verrà web-spedito gratuitamente tramite WeTransfer).

Per incuriosirvi vi specifico le track-list dei due dischetti (non fatevi ingannare, le tracce sono poche ma corpose):

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CD XX

  • 18/11/1979 – Roma (PalaEUR)
  • 05/05/1987 – Parma (Teatro Regio)
  • 02/09/1989 – Roma (villa Gordiani)
  • 07/01/1992 – Roma (CSOA Forte Prenestino)
  • 11/12/1993 – Roma (CSOA Ricomincio dal Faro)
  • 01/05/1994 – Roma (piazza San Giovanni in Laterano)
  • 26/06/1994 – Roma (CSOA Ricomincio dal Faro)
  • 02/07/1994 – Roma (CSOA Villaggio Globale)
  • 13/02/1998 – Roma (Teatro Brancaccio)

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CD XXI

  • 11/05/2002 – Roma (Auditorium Parco delle Musica)
  • 07/09/2003 – Roma (via dei Fori Imperiali)
  • 13/04/2005 – Roma (Auditorium Parco delle Musica)
  • 14/07/2007 – Roma (Circo Massimo)
  • 03/01/2008 – Roma (Auditorium Parco delle Musica)
  • 05/11/2010 – Roma (Teatro Tendastrisce)
  • 06/11/2010 – Roma (Teatro Tendastrisce)
  • 01/06/2011 – Roma (Auditorium Parco delle Musica)
  • 07/08/2011 – Roma (Casa del Jazz)
  • 21/10/2011 – Roma (Teatro Tendastrisce)

Naturalmente questo elenco nei prossimi mesi potrebbe ulteriormente arricchirsi di materiali recenti e meno recenti, ma non preoccupatevi, per il suo aggiornamento vi rimando ai festeggiamenti per i miei 60 anni

😉

 

SoundScapeS vol.11

C’è voluto un anno abbondante, ma ecco pronta per voi l’ennesima raccolta/minestrone in appoggio ai miei scritti e il cui ascolto è assolutamente in-dis-pen-sa-bi-le per cogliere ciò di cui parlo

80 minuti scarsi di ottimi brani, lasciatemelo dire, il cui sottotitolo, “Canti nomadi“, richiama una delle canzoni presenti (in una versione dal vivo da brividi) e dovrebbe richiamare anche le tante latitudini geografiche richiamate da questa antologia (dall’inevitabile Etiopia fino al Giappone, dalle isole siciliane alle colline marchigiane, dall’Australia all’Inghilterra fermandosi per ben 5 tappe a Napoli).

Chi fosse interessato non dovrà fare altro che scrivermi e chiedermi le coordinate per poterla scaricare tramite Emule (compatibilmente con le vicissitudini che il mio PC, come al solito, attraversa… presto partirà la traversata nel deserto verso un nuovo, e speriamo più stabile,  computer).

Chi in passato ha già ascoltato le mie raccolte sappia che il nome del file da cercare è sempre il solito con l’unica differenza che il numero finale questa volta è l’11.

FRANCO BATTIATO “L’alba dentro l’imbrunire 3”, 2011, Claritas records

Terzo (cioè quarto) capitolo di questa serie dedicata al recupero di tutto ciò che Battiato realizza lateralmente alle sue produzioni principali. Capitolo speciale perché caratterizzato esclusivamente da (solo) alcune delle tante collaborazioni con altri musicisti che il nostro ha combinato negli ultimi 4 anni (20 brani per 80 minuti).
Si va pertanto da brani di cui Battiato è co-autore e ai quali partecipa con un ruolo importante (con Carmen Consoli, Fiorella Mannoia, Solis string quartet, Mango…), a presenze significative in brani altrui (Tiziano Ferro, Isola, Etta Scollo, Pino Daniele…), a piccoli cameo in opere nelle quali il profumo della sua arte si avverte poco o niente (Claudio Baglioni, il punto più basso della raccolta, Francesco Renga, Lorenzo Palmeri…), per finire con la meraviglia dei 2 brani condivisi con Roberto Cacciapaglia (che da soli meriterebbero di uscire come singolo).

Due cose mi piace sottolineare in relazione a questa raccolta.

La prima riguarda le case discografiche. Come avrete notato negli ultimi anni hanno mostrato una vera e propria passione per le antologie (singole, doppie, triple, quintuple…). Peccato che nel selezionare i brani che fanno parte di queste raccolte peschino SEMPRE e SOLO i soliti brani con minime differenze (quando non ristampano direttamente vecchie raccolte cambiandone solo il titolo, neanche sempre, e la copertina). Ora io mi chiedo: va bene l’amore per il repackaging, ma possibile che a nessuno venga mai in mente di fare della raccolte, ad esempio, riunendo i duetti che un certo artista ha seminato lunga la carriera e disperso in mille album diversi ? Sarebbe, una volta tanto, una antologia utile e non il solito fritto misto banale e/o insensato. E la funzione di questo post è proprio quella di stimolare la fantasia di questi signori (che da quaggiù appare alquanto atrofizzata) in particolare riguardo Battiato che di duetti nella sua lunga carriera ne ha fatti davvero tanti.

La seconda riguarda la capacità che ha il Battiato interprete, pur con minimi interventi, di illuminare di una luce specialissima anche canzoni non proprio eccezionali. E’ quello che accade ne “L’alieno” di Luca Madonia (l’avrete visto all’ultimo Sanremo), in “Qualsiasi spinta” di Lorenzo Palmeri o in “Cosa ti aspetti da questa notte” dei Versus. Si ha proprio la sensazione, quando entra la sua voce, di un improvviso cambio di registro nella canzone che, improvvisamente, punta in alto verso vette impensabili fino a pochi secondi prima.

Piccoli miracoli che ogni volta ci rincuorano.

Un ringraziamento particolare all’autore della foto di copertina del/della quale purtroppo ignoro l’identità (mi è arrivata casualmente rimbalzando tra i fan di Battiato senza indicazioni sulla sua origine). Chiunque sia spero non se ne abbia a male per l’uso che ne ho fatto