Italia – Germania (4 a 3)

Stare spesso a Berlino mi porta ad avere una particolare attenzione per la cultura (intesa in senso ampio) tedesca. Succede quindi che mi passa tra le mani (anzi, tra le orecchie) questa canzoncina di metà anni ’80, di un gruppo del quale nulla conosco, tali Höhner (nome traducibile forse come “coloro che ghignano“), intitolata “Pizza wundaba” (dove wundaba, che si pronuncia vundabà, altro non è che una volgarizzazione di wunderbar, meraviglioso/a).
Come potete ascoltare qua sotto, si tratta di un brano ironico-umoristico, che esalta la pizza e, nel farlo, utilizza nel suo testo molte parole italiane (usate più o meno a proposito).

Ho messo sopra un live televisivo, preferendolo al più asettico ascolto del solo audio (che, se preferite, potete provare cliccando qua).
Il brano non ha particolari aspirazioni artistiche, ma dei versi come:
Pizza, pizza per me! Pizza Carabinieri, buon appetito
immagino sarebbero stati invidiati da Ungaretti e ancor di più da Marinetti.
🙂

Ascoltare questo pezzo mi ha fatto venire in mente un’altra canzone, per molti aspetti simile, intitolata “Zuppa romana” portata al successo dagli Schrott nach 8 (sempre tedeschi) e che mi fece scoprire il sempre ottimo Maurizio “Inno”, amico e compagno di mille avventure.

Quest’ultima ha il testo integralmente in italiano, ed è una sorta di collage semi-casuale di parole quasi sempre in tema gastronomico.

A questo punto mi è partita una piccola, forse banale, riflessione. E’ evidente che se in Germania sono state prodotte canzoni siffatte è perché i tedeschi hanno familiarità con molte di queste parole nostrane (tanti anni di vacanze sull’Adriatico non sono passate invano). A questo, parlando più seriamente, si aggiunge la storica italiensehnsucht della quale sembrano soffrire, un legame con la cultura del nostro paese, specie quella più classica, sorprendentemente forte.
La domanda che mi sono posto a questo punto è se noi abbiamo mai realizzato qualcosa di simile: canzoni con all’interno parole tedesche, utilizzate proprio perché ben conosciute, scelte per dipingere una Germania, magari di cartapesta, come l’Italia di questa pizza meravigliosa, ma sempre espressione di una visione esterna.

Onestamente non mi sono venute in mente canzoni paragonabili a queste.
La spiegazione può essere che le parole tedesche con cui abbiamo familiarità sono pochissime. A livello gastronomico forse solo würstel e kartoffeln (troppo poco per farci una canzone), più alcuni residuati bellici, forse più noti agli over-50 che alle nuove generazioni (achtung, verboten, raus…).

Per quella che è la mia esperienza, direi invece che il tedesco lo abbiamo spesso utilizzato in ambito di musiche più di ricerca (elettronica, industrial, esoterica…).
Un esempio storico è questo brano di Battiato, datato 1973, con al suo interno un lungo recitato in tedesco.

Il recitato torna alcune volte, ad esempio lo trovate al minuto 1:53 per una cinquantina di secondi.

Un altro esempio può essere questo pezzo dei Kirlian Camera.

Sembrerebbe che l’uso del tedesco sia finalizzato ad esprimere un certo tipo di stato d’animo, come se rimandasse a qualcosa di serio e importante (forse un retaggio dei grandi filosofi tedeschi dell’Ottocento, chissà…).
Di sicuro c’è una importante differenza in come vengono rispettivamente usate le due lingue all’interno delle canzoni e della musica in generale.
E tutto sembrerebbe confermare quel famigerato detto che reciterebbe: “I tedeschi amano gli italiani, ma non li stimano. Gli italiani stimano i tedeschi, ma non li amano“.


p.s.
Altri due esempi a conforto di quanto scritto sopra.
Un brano dei sempre grandi Gronge, con un lungo recitato nella parte iniziale.

E un Battiato targato 1995 in cui, dal minuto 2:36, parte un altro lungo recitato in tedesco (testo originale di Manlio Sgalambro,  in italiano, tradotto in tedesco per l’occasione…)

2 thoughts on “Italia – Germania (4 a 3)

  1. Anonimo ha detto:

    Non so se conosci “Relax” di Bennato (1985). All’inizio c’è un breve collage ironico di parole in tedesco (credo). È la cosa più simile a un uso scherzoso del tedesco in una canzone italiana che mi viene in mente.

  2. Stefano AbulQasim ha detto:

    grazie per la segnalazione, non conoscevo questo brano, anche se direi che la sostanza di quanto ho scritto non cambi (anche perché il tedesco di Bennato resta sostanzialmente incomprensibile per noi italiani)
    S.

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